Non tutti i tuoi collaboratori… collaborano!

0Shares

Non c’è dubbio: siamo tutti diversi, e ognuno di noi porta sul lavoro non solo le sue competenze, ma anche il suo vissuto, che può influire in modo più o meno significativo sulla prestazione professionale. La capacità di gestire un collaboratore problematico è una delle competenze più importanti per la salute della tua azienda.

Qualsiasi gruppo di lavoro è costituito da collaboratori che contribuiscono in modo più o meno efficace ai risultati aziendali (e, di conseguenza, al suo benessere); mediamente, possiamo individuare tre tipi di collaboratori.

All’apice della produttività troviamo il gruppo dei campioni, o talenti: sono dotati di grande motivazione e autonomia, sanno fissare obiettivi anche a medio/lungo termine, individuano tempestivamente i problemi – e li risolvono.

Nella fascia mediana si trova, appunto, il gruppo dei medi: non sono particolarmente motivati né autonomi, e hanno bisogno di guida e sostegno per poter crescere e migliorare.

Infine, in posizione opposta ai talenti, troviamo il gruppo degli s-collaboratori: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono spesso dipendenti molto competenti, che però non hanno (o hanno perso) la motivazione, “remano contro”, sostengono continuamente che “non si può fare”.

“Di solito il gruppo dei cosiddetti medi è quello più numeroso, ed è anche il più influenzabile. – avverte Giulia Meroni, consulente di Tenet Swiss – Sia i campioni sia gli s-collaboratori possono influire sull’atteggiamento dei loro colleghi, portandoli rispettivamente verso una maggiore o minore motivazione e produttività”.

Proprio per questo motivo è fondamentale essere pronti a individuare, gestire, e – se necessario – affrontare ognuna di queste situazioni: “Non bisogna cedere alla tentazione della strada più facile, lasciando le cose come stanno o adottando lo stesso stile di comunicazione con tutti in modo indiscriminato, – prosegue Meroni – altrimenti si corre il rischio di diventare i primi s-collaboratori dell’azienda e di sé stessi”.

Adottando nei confronti dei campioni uno stile di comunicazione motivazionale e rendendoli partecipi della direzione del gruppo, mostrando interesse per la loro persona, apprezzando il lavoro svolto, il potenziale di questi collaboratori si esprimerà al massimo.
Andando incontro alle necessità dei medi, guidandoli e mantenendo un saldo controllo sulle loro attività, sarà possibile innescare il loro processo di crescita e far emergere i loro punti di forza.

Anche gli s-collaboratori necessitano di una gestione dedicata, per arginare e minimizzare le possibili conseguenze negative che questa tipologia di persone produce; solo così sarà possibile progredire con il lavoro salvaguardando il clima aziendale.

“È importante comprendere al meglio il clima della propria azienda. – conclude Meroni – In questo ambito Tenet, la società di consulenze made in Swiss, affianca gli imprenditori e li aiuta a individuare le azioni correttive da implementare affinché i dipendenti possano dare il meglio di sé”.

Tenet Swiss ti aiuta a portare la tua azienda nel futuro:
contattaci per una consulenza gratuita

0Shares

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

0Shares